إيطاليا: سرقة جزارة إسلامية في عيد الأضحى

- خبر مترجم من اللغة الإيطالية.

في إقليم "فنتو" شمال "إيطاليا" وفي محافظة "بادوفا"، اقتحم 3 ملثمين إيطاليين إحدى الجزارات الإسلامية الحلال، وسرقوا 23 ألف يورو حصيلة بيع اللحوم في أول أيام عيد الأضحى.

وصرح مالك الجزارة "صفيق محمد"، الذي يبلغ من العمر 30 عامًا أنه شاهد أحدهم يحوم حول الجزارة منذ أسبوع، ويرجح أن يكون من الجناة، وخاصةً أن الجزارة تقع في ركن مظلم، ولم تستطع كاميرات التصوير الموجودة في المنطقة تصوير الواقعة.

اتصل المجني عليه على الشرطة، وما زال التحقيق مستمرًّا؛ المصدر: شبكة الألوكة.

يرجى الإشارة إلى المصدر عند نقل الخبر – شبكة الألوكة.

الخبر من مصدره الأصلي:

Macelleria islamica, assalto con i coltelli

Tre banditi hanno fatto irruzione domenica sera, picchiato il titolare: si sono fatti consegnare l’incasso di 23

Hanno tenuto conto della ricorrenza religiosa dando per scontato che nei giorni della Festa del sacrificio una macelleria islamica non poteva non fare affari d’oro. Tre rapinatori con i coltelli in pugno hanno fatto irruzione domenica sera nel market di piazza De Gasperi 18. Hanno minacciato il giovane titolare e se ne sono andati con un bottino che supera i 20 mila euro. «Uno dei due lo vedevo qua davanti da circa tre settimane. Passava in auto e si fermava a guardare» dice Safiq Muhammad, 30 anni, titolare del negozio.

I banditi hanno fatto irruzione nel negozio denominato “Ahmed Halal Food Srl” verso le 21.30. Erano in tre, uno di loro impugnava un coltello da macellaio. Sono entrati fingendosi normali clienti e hanno chiesto al titolare una bottiglia d’acqua. Ma appena questo si è girato verso il frigorifero, uno dei tre l’ha minacciato puntandogli la lama al collo. Nessun passamontagna, nulla per nascondere il volto. Erano italiani, accento meridionale.

«Mentre gli altri due facevano la guardia davanti alla porta, il terzo è venuto avanti e mi ha obbligato a consegnare la borsa che tenevo a tracolla» racconta ancora spaventato il commerciante. «Lì dentro avevo l’incasso del sabato (20 mila euro) e quello della domenica (3 mila euro). C’era anche il mio iPhone che si sono portati via. Subito dopo hanno preso le chiavi del negozio e mi hanno chiuso all’interno prima di fuggire».

Il trentenne ha telefonato al 113 con un altro cellulare che teneva in negozio. Di lì a poco, quindi, è giunta una pattuglia della Squadra volante della questura. I poliziotti, coordinati dal commissario capo Valeria Pace, hanno raccolto la descrizione dei rapinatori diramando subito le ricerche in zona. «Quello che mi ha puntato il coltello era alto circa un metro e settanta, indossava jeans e camicia bianca. Li ho visti in faccia e riuscirei a riconoscerli tutti e tre».

In piazza Garibaldi sono presenti numerose telecamere di videosorveglianza ma sembra che proprio quello in cui sorge la macelleria islamica rapinata sia un angolo “buio” dove non arrivano gli occhi elettronici. Non è escluso che questa sia una circostanza calcolata dai tre rapinatori se, come riferito dal titolare, nelle settimane precedenti hanno eseguito vari sopralluoghi prima del colpo.

Quella di sabato è stata una giornata di grande festa per il mondo islamico. Festa del sacrificio, o dello sgozzamento, che in teoria prevede i di sacrificare, ricordando Abramo, un animale (ovino, caprino o bovino) per poi traslocarlo in pentola onde celebrare degnamente a tavola la ricorrenza. L’animale deve essere ucciso in modo rituale: il sangue deve defluire all’esterno, quindi lo sgozzamento, con taglio della giugulare, è il sistema ad hoc. Proprio sabato in piazza De Gasperi il camion con la carne è stato preso d’assalto dai fedeli. Ecco perché l’incasso ammontava a 20 mila euro. Ed ecco perché i rapinatori hanno colpito proprio domenica sera.